Schermature delle facciate: Vetri sperimentali. La schermatura delle facciate può essere realizzata ricorrendo non solo ad aggetti e schermi solari ma anche ottimizzando i materiali con cui si realizzano i corpi vetrati.
Schermature delle facciate: materiali
Il classico vetro in questo caso non è l’unica soluzione possibile, esistono sul mercato alcuni materiali trasparenti che consentono allo stesso tempo importanti caratteristiche di inerzia termica e diffusività ottimale del flusso luminoso.
Schermature delle facciate: Vetri sperimentali: T.I.M. Transparent Insulation Material
La caratteristica principale di tale materiale è quella di avere delle proprietà termiche equiparabili a quelle dei componenti opachi, ma allo stesso tempo di mantenere un alto valore di trasmittanza luminosa. Per questo fine si adoperano delle strutture geometriche che hanno la funzione di limitare le dispersioni termiche dovute a convezione ed irraggiamento. Le strutture interne possono essere multiple parallele, per amplificare la capacità isolante e ridurre la trasmissione della radiazione solare; oppure perpendicolari alla superficie vetrata, concepite per direzionare le radiazioni verso l’interno.
Schermature delle facciate: Vetri fotocromatici
I vetri fotocromatici hanno il pregio di poter modificare, grazie all’azione degli alogenuri di argento in essi contenuti, il loro coefficiente di trasmissione luminosa in base all’intensità della luce che li colpisce. Cosicché, nel momento in cui sono esposti alla luce solare diventano di colore grigio agendo così da filtro soprattutto per le radiazioni infrarosse. Il processo ha carattere reversibile ed il vetro torna alla sua configurazione originaria quando cessa la situazione di irraggiamento solare. Questo tipo di materiali hanno perloppiù un campo di applicazione ancora in via sperimentale.
Dato che nei vetri fotocromatici il processo di colorazione appare sensibile alla temperatura ambiente, essendo più intenso a temperature rigide e praticamente nullo con temperature più elevate come in estate, ne deriva che il loro utilizzo risulta assai scarso in edilizia.
Schermature delle facciate: Vetri fotosensibili
I vetri fotosensibili hanno la caratteristica di avviare un processo di natura irreversibile a contatto con luce solare o ultravioletta.
Questa peculiarità ha permesso l’utilizzo dei vetri fotosensibili principalmente nel campo della microelettronica in quanto si possono ottenere nel vetro figure complesse e finemente dettagliate (come i circuiti stampati) non altrimenti ottenibili mediante altri processi.
Si sta studiando l’applicazione ad infisso in edilizia, ovviamente allo stato attuale i prezzi sarebbero proibitivi.
Schermature delle facciate: Vetri elettrochimici
I vetri elettrochimici risultano più promettenti tra i materiali trasparenti a trasmissione variabile in quanto combinano la tecnologia fotovoltaica con l’effetto elettrocromico del biossido di titanio. La luce solare, in virtù dell’effetto fotovoltaico, induce all’interno del materiale una circolazione di corrente che causa l’oscuramento del biossido. Attivando un circuito elettrico si può evitare l’oscuramento del vetro in modo da mantenere la finestra trasparente nella stagione invernale con un visibile vantaggio rispetto al vetro fotocromatico tradizionale.
L’apertura del circuito potrebbe derivare da azione manuale oppure essere lasciata a sensori che reagiscano all’intensità luminosa.
Schermature delle facciate: Vetri termocromici
Sono quei vetri trasparenti che modificano le proprietà ottiche in funzione della variazione di temperatura ambientale.
Raggiunta una certa temperatura (in relazione ai composti organici utilizzati nel vetro) nasce nel materiale una maggiore capacità riflettente rendendolo più sensibile alla radiazione dell’infrarosso.
La visione che si genera non è mai estremamente nitida tuttavia questa caratteristica rende i termocromici particolarmente adatti per applicazioni in cui non è richiesta la visibilità ed è invece desiderabile la privacy.
Schermature delle facciate: Vetrocamera bioclimatici
Interponendo tra due vetri degli speciali cilindri o altri elementi opportunamente progettati si riesce ad ottomizzare la quantità di luce negli ambienti interni. Vediamo alcuni esempi pratici.
Con questa tipologia di vetrate le lamelle interposte sono studiate perché la radiazione solare sia riflessa nella stagione estiva, quando il sole è più alto, e può invece penetrare nella stagione invernale, quando il sole è più basso sull’orizzonte e i suoi raggi più inclinati.
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