Abbiamo detto che in genere l’erede accetta l’eredità con beneficio di inventario quando nell’eredità le passività superano le attività. Eredità separazione dei beni.
Eredità separazione dei beni. In tal modo egli si protegge in quanto non risponderà mai oltre l’attivo ereditario per i debiti contratti dal de cuius e proteggerà anche i creditori del defunto che non dovranno concorrere con i creditori personali dell’erede sull’attivo dell’eredità.
Per cui se l’erede ha già molti debiti personali e l’eredità si presenta attiva, accetterà semplicemente, senza beneficio di inventario, con grave danno dei creditori dell’eredità e dei legatari che dovranno concorrere con i tanti creditori personali dell’erede.
Separazione dei beni e beneficio di inventario
In creditori possono, per tutelare le proprie ragioni, esercitare la separazione dei beni del defunto e soddisfarsi su beni separati con preferenza dei creditori dell’erede.
Con la separazione si ottiene un risultato simile al beneficio di inventario solo che: in caso di accettazione beneficiata i creditori dell’eredità e i legatari non possono soddisfarsi sui beni personali dell’erede mentre i creditori personali dell’erede possono aggredire i beni ereditari solo in via sussidiaria; nel caso di separazione ,invece, i creditori dell’eredità e i legatari possono soddisfarsi anche sui beni personali dell’erede così come i creditori personali di costui possono aggredire i beni dell’eredità, ma sempre in via sussidiaria rispetto agli altri creditori e legatari.
Altra differenza è la seguente: il beneficio di inventario tiene distinti il patrimonio dell’erede da quello del de cuius e crea all’interno di quest’ultimo due categorie distinte, quella dei creditori dell’eredità e legatari e quella dei creditori personali dell’erede; invece la separazione non tiene distinti i due patrimoni ma separa all’interno del patrimonio ereditario singoli beni a vantaggio di quei creditori e legatari che hanno attuato la separazione; per cui distingue all’interno del patrimonio ereditario tra creditori separatisti e non separatisti.
La separazione va chiesta mediante domanda giudiziale entro 3 mesi dall’apertura della successione.
Una volta chiesta la separazione bisogna distinguere il caso in cui il patrimonio non separato sia capiente o meno.
Patrimonio non separato capiente
I creditori che non hanno chiesto la separazione possono soddisfarsi solo sul patrimonio non separato e in più in concorso con i creditori personali dell’erede. Per cui se anche tale patrimonio non separato è capiente,può darsi che essi possano rimanere insoddisfatti per via del concorso con i creditori personali. Questo è il prezzo che devono pagare per non aver voluto chiedere la separazione.
Patrimonio non separato non capiente
Solo in questo caso i creditori e legatari non separatisti possono concorrere con coloro che hanno esercitato la separazione. Ciò accade nell’ipotesi in cui tutti i beni siano stati già separati non potendosi in tal caso ipotizzare un concorso con i creditori dell’erede. Se, invece, una parte del patrimonio non era stata separata e il suo valore non era comunque sufficiente a soddisfare i non separatisti, allora il valore della parte non separata si aggiunge al valore dei beni separati.
Per ciò che concerne il rapporto tra i creditori e i legatari, i primi prevalgono sui secondi. L’unica ipotesi in cui i legatari prevalgono sui creditori è quella dei legatari separatisti in conflitto con creditori non separatisti negligenti che, pur essendo il patrimonio del de cuius capiente, non hanno esercitato la separazione.
La guida completa alla successione
[…] La separazione dei beni del de cuius; – L’azione di petizione ereditaria; – La rinunzia all’eredità; – L’ […]