Aumento sfratti: Rossi: “Si ripristini il fondo sociale per gli affitti”. Sfratto. Aumento degli sfratti 2013
Sfratto. Aumento degli sfratti 2013. La crisi continua ad essere da padrone in ambito nazionale. Lo testimoniano anche i mancati pagamenti degli affitti, magari per far fronte a necessità di primo ordine. Un’indagine di Adnkronos rivela come quasi il 50% dei proprietari abbiano problemi nella riscossione della mensilità che spesso non viene saldata.
Secondo lo studio, a Roma il 40% di proprietari di immobili ha denunciato una rata non pagata; a Milano la percentuale dei ritardatari scende al 25%. Il Sud invece registra zone con oltre il 50% di locatari in ritardo col pagamento degli affitti, come nel caso di Napoli.
E ancora, stando a quanto pervenuto, il 20% del totale degli affitti in essere arriva all’insolvenza e quindi allo sfratto. Come se non bastasse, si è anche registrato un incremento dell’affitto in nero che incide in parte sulla quantità delle locazioni non saldate.
“Avvertiamo una difficoltà sempre crescente delle famiglie di fronte al pagamento dell’affitto e al pagamento degli oneri accessori delle spese condominiali, L’ha detto Aldo Rossi – segretario nazionale e responsabile ufficio legislativo Sunia, Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari.
Quindi quale potrebbe essere la soluzione? Secondo Rossi andrebbe ripristinato il fondo sociale per gli affitti: “Noi da tempo”, ha proseguito Rossi, “abbiamo fatto delle proposte di breve periodo e di lungo periodo: la prima – che indubbiamente salta agli occhi e che è anche una causa di questa difficoltà – è l’azzeramento completo del fondo sociale per gli affitti. E’ una misura che invece agevolava il pagamento dell’affitto per le famiglie meno abbienti. Questo fondo veniva fissato ogni anno per legge dalla legge finanziaria, e poi distribuito dalle regioni ai vari comuni. Tutto questo oggi si è ridotto a zero, e non vale neanche dire che c’è una penuria di risorse pubbliche, perché sempre nello stesso campo abitativo abbiamo visto che – per esempio – con la cedolare secca c’è stato una diminuzione di introito per l’erario che supera i 600 milioni. Il fondo affitti era arrivato a oltre 100 milioni di euro, ma adesso siamo praticamente a zero, e questo appesantimento evidentemente si ripercuote sulla difficoltà a pagare l’affitto con un danno anche per i proprietari”.
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