
Quali sono le tasse seconda casa 2013
Tasse seconda casa 2013. Avere una seconda casa per comodità, investimento, eredità o per qualsiasi altro motivo determina un imposizione fiscale non proprio leggera. Vediamo quali sono le tasse sulla seconda casa.
Tassazione della seconda casa nel 2013
Nel 2013, l’assalto del fisco sulla casa potrebbe innescare degli effetti che forse il legislatore non ha previsto, ossia una moltiplicazione di affitti in nero o un immissione sul mercato di un numero considerevole di immobili in vendita oppure una vertiginosa crescita delle rate di locazione.
L’Irpef e l’Imu nel 2013 saranno un problema per le tantissime famiglie che, pur avendo una seconda casa, non possono sicuramente essere considerate economicamente agiate.
Per chiarire e semplificare il problema delle tasse seconda casa 2013, serviamoci di un caso pratico al fine di calcolare l’incidenza della tassazione sul secondo immobile posseduto.
Prendiamo il caso di un piccolo appartamentino di 50 mq a Milano. La media dei canoni di affitto richiesti nel caso è di 650 euro mensili. Il proprietario dell’immobile, quindi, avrebbe un introito annuo garantito di 7.800 euro. Ma a questa somma dovremmo detrarre le tasse seconda casa 2013. Vediamo quanto al proprietario stesso potrebbe rimanere in tasca.
Irpef su seconda casa 2013
Cominciamo dall’Irpef. Infatti se il canone dell’affitto viene riportato nella dichiarazione dei redditi, da quella somma complessiva annuale si dovrà sottrarre la percentuale di imposta prevista a seconda dello scaglione di reddito al quale appartiene. Se dovessimo ragionare sull’aliquota media del 38%, le originarie 7.800 euro scenderebbero a 4.836 euro.
Addizionali comunali e regionali su seconda casa
Ma, oltre all’Irpef, dovremmo calcolare anche addizionali comunali e le addizionali regionali ed in fumo se ne andrebbe un altro 1,8% circa. Allora, a quella somma che al proprietario è rimasta di 4.836 euro, ne dovremmo sottrarre altre 140 circa. Diciamo che euro più euro in meno siamo sui 4.700 euro rimasti.
IMU su seconda casa 2013
Continuiamo: nei mesi di giugno e dicembre 2013 sono previste le scadenze delle due rate dell’IMU. Il quantum da pagare è molto variabile e dipende dal valore catastale del secondo appartamento preso a considerazione in questo esempio. Ci dobbiamo necessariamente affidare alla media dei valori catastali di un appartamento di 60 metri quadri a Milano (ma l’esempio si può fare su qualsiasi immobile italiano, nessuno escluso) e per il quale, se adibito ad abitazione secondaria, si può calcolare un imposta IMU annua di circa mille euro. Il guadagno del nostro proprietario si riduce, così, a 3.700 euro l’anno (centinaio di euro in più o in meno). Naturalmente, dovremmo calcolare anche l’imposta di registro per il contratto di locazione per altri 95 – 100 euro. Siamo così giunti alla somma di 3.600 euro. Questo è il netto tolte le tasse seconda casa 2013.
Una precisazione si deve comunque fare. L’esempio che abbiamo fatto si riferisce ad un immobile a Milano, città dove gli affitti risultano più alti di moltissime altre città italiane. Se la tassazione nel nostro esempio ha rosicato il 55% circa dei canoni di locazione, con un affitto più basso tale percentuale sarebbe destinata a salire.
La cedolare secca nel 2013
Una seconda precisazione: la disciplina della cedolare secca (qui un articolo approfondito) permetterebbe ai proprietari aventi determinate caratteristiche e che dovessero decidere di non inserire l’ammontare annuale dei canoni di locazione nella dichiarazione dei redditi (e quindi escludere tali canoni dalla tassazione Irpef) di avere un piccolo risparmio. Pagare per il tramite della cedolare secca potrebbe rappresentare un risparmio (in alcuni casi) ma tale regime è ammesso solo e soltanto per chi affitta immobili uso abitazione e non uso commerciale.
Tasse seconda casa 2013 – di Redazione
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