Sono i televisori del futuro: immaginate una lamina così sottile da pesare pochi grammi o così flessibile da poter essere indossata come un orologio; ora immaginate che questa lamina trasmetta delle immagini, le immagini più nitide e brillanti che abbiate mai visto. Questi sono i televisori OLED.
I Televisori OLED.
Il televisore OLED è basato su una tecnologia chiamata Organic Light Emitting Diode (diodo organico ad emissione di luce) che consiste in un qualsiasi LED il cui strato che emette luce è formato da una sottilissima pellicola di un composto organico.
Lo strato è generalmente di un polimero che permette alle componenti organiche di depositarsi o “stamparsi” su righe e colonne.
I Televisori OLED.
A differenza degli schermi al plasma o a cristalli liquidi questo televisore OLED utilizza una tecnologia che emette da sola la luce, non avendo così bisogno della retroilluminazione e risultando così infinitamente più sottile di un normale monitor a cui siamo abituati. Non solo: il consumo di corrente generato dai televisori a plasma o LCD è dovuto proprio alla necessaria elettro-illuminazione, ne risulta quindi che il dispendio energetico di un televisore a tecnologia OLED sia irrisorio se comparato cogli apparecchi attuali.
Gli OLED possono essere stampati su qualsiasi substrato adatto, con una semplice stampante ad inchiostro o tecnologie serigrafiche. Questo permetterebbe un ciclo di produzione nettamente più semplice e breve rispetto a quello per gli attuali televisori. Stampare gli OLED su substrati flessibili are a questa tecnologia e alla nostra generazione la possibilità di aprire nuovi orizzonti di commercio e di consumo.
I Televisori OLED.
I televisori OLED emettono luce propria, per questo possono essere utilizzati anche come fonte di illuminazione. Per lo stesso motivo uno schermo a OLED può essere guardato anche con un angolo di 90′ rispetto al normale, risolvendo quel fastidioso disturbo di angolo di visuale che hanno tutti gli LCD.
Ma allora perché questi televisori non sono ancora in commercio? È facile intuirlo: la presenza di materiali organici rende il prodotto finale deperibile. Si stima che soprattutto gli OLED blu durino poco: circa 14.000 ore (5 anni ad 8 ore al giorno) a fronte della durata di un LCD qualunque che è di circa 60.000 ore.
I maggiori marchi produttore giapponesi e coreani si stanno recentemente alleando per poter risolvere il problema della deperibilità dell’ OLED e poter così sfruttare questa tecnologia del futuro. Toshiba e Panasonic sembrerebbero essere arrivati a una mezza-soluzione. L’utilizzo di una membrana metallica che, dimezzando la luminosità dell’OLED, ne raddoppia la durata, rendendolo anche più longevo di un LCD.
I Televisori OLED.
Sarà vero o sarà una delle solite trovate pubblicitarie? Certo è che la Samsung (coreana) e la Sony (giapponese) stanno annunciando già da diversi anni il lancio serio sul mercato di televisori basati su questa tecnologia, che è stata invece già sfruttata ampiamente per la produzione di piccoli schermi per lettori mp3 e cellulari.
Guida all’acquisto del televisore
I Televisori OLED – di Michela Dumasi
[…] la capacità di emettere luce propria. Mentre gli schermi al Plasma o LCD sono retroilluminati, i display OLED si comportano come un diodo; da qui il nome O-LED, per via della similitudine con il LED. Tali […]