
Le caratteristiche del termocamino a vaso chiuso
Termocamino a vaso chiuso. Caratteristica di questo tipo di termocamino è, ovviamente, il vaso chiuso. Vediamo quali sono le caratteristiche e i vantaggi di questo tipo di impianto.
Nei termocamini termici a vaso chiuso la condotta non è in comunicazione con l’esterno. L’espansione dell’acqua viene gestita attraverso dei vasi di espansione chiusi lungo il percorso della condotta in pressione dell’impianto termico.
I vasi di espansione nel termocamino possono essere di tre tipi:
– autopressurizzati: la pressione di equilibrio si ottiene per compressione dell’aria contenuta nel vaso fino a equilibrio.
– pressurizzati: la pressurizzazione avviene con introduzione dall’esterno di aria compressa.
– a membrana: il vaso viene precaricato con un cuscino d’aria con una pressione tale da eguagliare quella dell’impianto a regime, la massa d’aria compressa è separata dal fluido mediante una membrana.
Espansione del liquido nel termocamino a vaso chiuso
L’espansione del liquido post riscaldamento avviene all’interno di questi vasi chiusi ermeticamente e dimensionati per resistere alle massime pressioni dell’impianto. Quando l’impianto è spento l’aria viene messa in pressione mentre con l’impianto in funzione e l’acqua calda in circolo, la pressione dell’aria diminuisce in modo da consentire la dilatazione termica dell’acqua.
Come per i vasi aperti qualsiasi collegamento con il vaso di espansione deve avvenire senza la presenza di valvole o rubinetti, inoltre deve essere sempre presente un valvola di sicurezza con particolari standard e certificazioni.
Questioni normative e di sicurezza per il termocamino a vaso chiuso
Del resto iL’utilizzo del vaso di espansione chiuso per generatori a combustibili solidi consente maggiori prestazioni e vantaggi di carattere tecnico rispetto a quello a vaso aperto. Tuttavia le normative italiane precedenti al 2000, intravedendo in questo tipo di impianti dei pericoli per la sicurezza, ne vietavano l’installazione nelle civili abitazioni. Nel settembre 2000 L’ISPELS (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ) ha ritenuto obsoleto questo divieto, aprendo le porte per un nuovo sviluppo normativo che ne prevede ora l’installazione controllata e vincolata a determinati standard di sicurezza e componenti brevettate e certificate in questo senso.
n un periodo in cui la ricerca di modalità impiantistiche a bassa emissione di inquinanti è in fermento, non si poteva fare diversamente.
Un impianto a vaso chiuso ( e quindi il termocamino a vaso chiuso) consente, rispetto a quelli a vaso aperto, notevoli punti di forza. Oltre a quelli legati alla maggiore potenzialità ed efficienza, si deve sottolineare come l’assenza della vasca di sicurezza dia la possibilità di ottenere pressioni dell’acqua maggiori, consentendo di raggiungere anche utenze dislocate su livelli differenti. Inoltre utilizzando il sistema a vaso aperto si verifica una maggiore corrosione e incrostazioni delle tubazioni interne dell’impianto perché l’acqua, a contatto con l’aria e dovendo essere ricambiata per via dell’evaporazione, si ossigena e si carica di sali di calcio che intaccano la tubazione, se non viene trattata con appositi filtri.
L’ISPELS ha rivisto e abolito la raccolta tecnica R-82. Sono state introdotte nuove normative in merito (D.Lgs. 25 Febbraio 2000, n. 93, Aggiornamento della Raccolta “R” nella seduta del 26/01/04, DL 19 Agosto 2005 n.192, Dpr n.59 del 2 Aprile 2009 ).
Omologazione del termocamino a vaso chiuso.
I termocamini a vaso chiuso possono sussistere ed ottenere l’omologazione quando possiedano le stesse caratteristiche di sicurezza di un impianto a vaso aperto. E cioè, possedere le seguenti caratteristiche:
• termometro, con pozzetto per termometro di controllo
• valvola di sicurezza
• manometro con flangia per manometro di controllo
• pressostato di blocco a riarmo manuale
• allarme acustico e/o ottico
• un dispositivo di limitazione della temperatura di sicurezza a riarmo manuale
• un dispositivo di limitazione della temperatura a riarmo automatico
• per sistemi di combustione a disinserimento parziale deve essere installato un dispositivo di dissipazione della potenza residua, di cui al successivo punto.
Vedi anche l’articolo Termocamino ad acqua a vaso aperto
Termocamino a vaso chiuso – di Redazione
SALVE E GRAZIE PER IL SERVIZIO CHE OFFRITE. CHIEDO UN’INFORMAZIONE: E’ POSSIBILE SOSTITUIRE UN VASO APERTO DI UN TERMO CAMINO CON UN VASO CHIUSO? E SE SI COME FARLO IN SICUREZZA?
E’ possibile integrare il termocamino a vaso chiuso nell’impianto di riscaldamento esistente con caldaia a metano e termosifoni?