In tema di climatizzazione e nel contempo di internal design, è opportuno presentare una delle ultime innovazioni in materia. Travi fredde. Climatizzazione a risparmio energetico.
Travi fredde. Climatizzazione a risparmio energetico. Negli ultimi anni accanto ai convenzionali terminali di climatizzazione ( split, bocchette d’aerazione, fan-coil ) si diffonde sempre più, anche in Italia, l’utilizzo delle innovative travi fredde.
In un mercato che si affaccia sempre più in studi che consentano l’ottimizzazione del confort ambientale degli ambienti interni, le travi fredde consentono di risolvere alcune particolari problematiche altrimenti tecnicamente insuperabili.All’interno di questa tematica, è noto che i punti deboli della climatizzazione ottenuta con sistemi di aerazione possono essere diversi:
– fastidiosità delle correnti fredde
– rumorosità delle ventole dei terminali
– proliferazione di batteri nei terminali
Le travi fredde si inseriscono in questo contesto come un’innovazione tecnologica e di raffinato design che consente di risolvere efficacemente questi problemi.
Travi fredde: Cosa sono e come funzionano
La trave fredda è un sistema di condizionamento e riscaldamento ad acqua; il suo funzionamento è assimilabile a quello di un pannello radiante a soffitto, con l’introduzione tuttavia di alcune fondamentali differenze tecniche che ne rendono l’installazione una alternativa interessante rispetto i classici pannelli radianti.
La struttura esterna è costituita da un carter rigido che installato a soffitto ( generalmente all’interno delle controsoffittature ) assomiglia a una classica lampada allungata. Grazie a questa sua caratteristica, quasi sempre si riesce ad integrare nel suo involucro l’illuminazione dell’ambiente.
La caratteristica tecnica principale, oltre quella dell’integrazione architettonica, risiede nella speciale forgiatura della batteria a pacco alettato. Si tratta praticamente del contenitore dove l’acqua viene messa in circolo. Grazie ad un particolare studio di queste ali si riesce ad aumentare notevolmente l’efficienza di questi terminali rispetto ai normali pannelli radianti a soffitto. Evidentemente in questo modo si possono risparmiare superfici radianti e quindi costi di intervento.
Il funzionamento della trave fredda avviene a partire dall’interazione fra un flusso d’aria che viene a contatto con la batteria della stessa.
– Funzionamento passivo
L’aria calda, che per convezione naturale sale verso l’alto, si raffredda a contatto con la batteria fredda della trave e ricade verso il basso.
– Funzionamento attivo e induttivo
All’interno della trave fredda di fa passare un canale di mandata della condotta dell’aria primaria proveniente da una centrale di trattamento aria e si fa passare questa, in modo controllato, sulla batteria.
In particolare si immette aria primaria ad una certa pressione che induce anche un richiamo all’interno della batteria della trave dell’aria dell’ambiente.
Se col sistema passivo la velocità di ricaduta dell’aria poteva risultare fastidioso, nella soluzione di trave attiva si riescono ad ottimizzare le condizioni termo-igometriche dell’ambiente grazie alla particolare sagomatura degli ugelli della trave, col risultato di un confort ambientale perfetto.
Ovviamente bisogna tener presente che, se da una parte si ottengono prestazioni notevolmente maggiori rispetto a quelle dei pannelli radianti, queste si ottengono solo se si dispone di una mandata di aria primaria. Essendo infatti la superficie radiante molto ridotta, gli apporti termici per radiazione sono bassissimi.
Travi fredde anche per il riscaldamento invernale
Le travi fredde, come dice il nome stesso, nascono come terminale di un impianto di condizionamento. In realtà la maggior parte delle travi fredde in commercio sono progettate per massimizzare notevolmente le proprie caratteristiche radianti; facendo quindi passare nella batteria acqua calda, riescono a riscaldare l’ambiente nel funzionamento invernale.
Se per il funzionamento estivo questo genere di terminale non sembra avere rivali, il corretto funzionamento invernale risulta garantito a pieno solamente nel caso l’involucro edilizio sia in grado di garantire un adeguato isolamento e quindi bassi apporti termici necessari in fase di riscaldamento stesso.
Travi fredde: Costi di gestione
L’efficienza energetica di questo genere di terminali è indiscutibile, se si considera anche la contemporanea valenza estetica, sembrerebbe una scelta quasi univoca.
In realtà si tratta di apparecchi sicuramente un pelo più costosi dei normali fan-coil a parete.
I notevoli volumi d’aria che passano nella trave fredda, portano infine a dover dedicare particolare attenzione alle operazioni di pulizia che può dover risultare più frequente rispetto alle altre macchine.
Diciamo che se si ricerca un modello di arredo di interni senza macchine in vista e che possa garantire caratteristiche tecniche di assoluto livello, non si può prescindere dallo scegliere questo tipo di terminali.
Edilnet dice
Il sistema presenta una resa maggiore e deve essere accompagnato dalla presenza di un impianto di mandata di aria. Viene richiamata per induzione, raffrescata e grazie alla presenza del fluido viene poi diffusa. Questa metodologia di impianto è in continua aumento nelle nostre richieste.