Vita breve per la Trise che è già stata sostituita dalla cosiddetta Iuc, imposta unica comunale. Trise addio, arriva la Iuc
La Iuc sara’ sempre divisa in tre componenti: rimane l’Imu – ma non sulla prima casa – , ci sara’ la Tari sulla raccolta dei rifiuti e la Tasi sui servizi indivisibili.
La struttura della Iuc prevede che i Comuni abbiano ogni anno 500 milioni per introdurre detrazioni legate ai carichi familiari. In particolare, con questo mezzo milione i comuni dovranno alleggerire la componente sui servizi, con attenzione alle case abitate da una persona sola, quelle di emigranti o gli immobili utilizzati solo pochi mesi, ad esempio in vacanza.
Con tale cifra si darà la possibilità quindi di ottenere un effetto analogo a quello del 2012, quando la detrazione base era a 200 euro e si aggiungevano 50 euro a figlio. Rimarranno esentate, per la parte relativa all’Imu, le prime case, ad esclusione di quelle di lusso.
“Con questi interventi – ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini – abbiamo la certezza che si pagherà di meno rispetto al 2012 e che le famiglie titolari di prime case con figli avranno detrazioni estese”.
Legnini spiega inoltre che sulle case diverse dall’abitazione principale la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà superare il 10,6 per mille, contro l’11,6 previsto dalla Trise. Previste anche detrazioni a partire da 200 euro e 50 euro per figlio fino a 4.
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