Tutti si sono trovati almeno una volta ad avere a che fare con un cambio di proprietà, e tutti ci siamo trovati davanti a tantissime difficoltà legate soprattutto ai problemi burocratici che troppo spesso ci rallentano il passo e creano ostacoli molto spesso inutili.
Questo capita anche con la voltura catastale, una procedura in realtà concettualmente molto semplice ma resa complessa da tantissimi arzigogoli previsti dalla legge. Per questo motivo sono stati gli stessi enti ad essersi aperti alle nuove tecnologie per la comunicazione di velocizzare il processo permettendo di poter presentare questo documento con la massima semplicità.
Cos’è la voltura catastale
Ogni qual volta che dobbiamo trasferire un bene immobile, bisogna avvertire gli enti che si occupano di queste cose. Per questo motivo si presenta all’Agenzia delle Entrate o del Territorio la voltura catastale; è obbligatorio farlo qualsiasi sia il bene che cambia di proprietà, che sia un fabbricato oppure un terreno, e che la transazione avvenga con atti tra vivi, cioè con donazioni o compravendite, oppure che avvenga in caso di morte con successione testamentaria, legittima o riunione di usufrutto.
Questa documentazione è fondamentale ai fini fiscali come aggiornamento dei nominativi, poiché comunica il passaggio di un immobile da un dato soggetto ad un altro all’amministrazione finanziaria. L’Agenzia delle Entrate fa infatti fede a questa documentazione per i vari controlli.
La voltura catastale va presentata entro 30 giorni dall’avvenuto trasferimento e va presentata normalmente agli uffici dell’Agenzia del Territorio della Provincia in cui si trova l’immobile, oppure nel caso per esempio di eredità nella Provincia in cui è stata effettuata la denuncia di successione. Nel caso la denuncia non venga presentata in tempo si è costretti a pagare una piccola multa, che però aumenta con il passare dei giorni in cui la documentazione non è presentata.
Ci sono vari tipi di voltura catastale: di afflusso, e si effettua nel caso di compravendita, donazione, successione o ricongiungimento di usufrutto; di preallineamento che serve a testimoniare un trasferimento risultante all’Agenzia del Territorio ma non tra i dati catastali; recupero di voltura automatica quando vengono presentati dati da integrare alle documentazioni non corrette o incomplete.
Come si effettua una voltura catastale?
Esistono molti modi per presentare la questo tipo di documentazione. Oggi è possibile farlo anche online, su siti che propongono il servizio di voltura catastale come Homeonline, in cui è possibile inserire nell’immediato i documenti da presentare agli enti specializzati. Nel caso però si voglia fare tutto in maniera tradizionale c’è un procedimento da effettuare.
La voltura deve essere presentata dal nuovo proprietario dell’immobile, anche se è consigliabile comunque coinvolgere un tecnico, già esperto di queste procedure, soprattutto nella compilazione dei moduli da consegnare, attività tutt’altro che semplice. In questo caso, bisogna innanzitutto fornirlo della documentazione che deve essere composta da: una delega per il tecnico, da parte della persona che presenta la denuncia; i dati anagrafici del proprietario dell’immobile in questione; i dati catastali che possono essere reperiti con una visura catastale.
I modelli da consegnare sono presentati in un foglio A3 che piegato forma quattro pagine, nella prima si inseriscono i dati del nuovo proprietario dell’immobile, nell’interno quelli del bene che viene trasferito, nell’ultimo foglio invece va dichiarato nei minimi particolari l’indirizzo di chi dichiara.
I costi si aggirano intorno a 70 euro, ma lievitano nel caso vi foste rivolti a un tecnico. Anche se possa sembrare meno conveniente, pensate al tempo che bisogna perdere per raggiungere gli uffici, e soprattutto il denaro che bisogna spendere per presentare la documentazione. La visura catastale ha un procedimento lungo e delicato, per quanto sembrerebbe semplice, per questo è sempre meglio affidarsi a mani esperte.
Lascia un commento