Le agenzie immobiliari aggirano la crisi e per la casa di proprietà propongono l’acquisto programmato
In cosa consiste il cd. acquisto programmato
L’acquisto programmato è un’idea partita da agenzie immobiliari per superare lo stallo di mercato. Esso consiste nello stipulare il contratto preliminare di vendita di un immobile; all’atto del preliminare, il compratore versa un acconto pari al 10% ed entra in casa. Il prezzo della casa viene dunque bloccato e nello stesso tempo viene stabilito l’importo delle rate mensili da pagare per un massimo di 36 mesi. Da ciò il nome “Acquisto programmato” .
Quando l’acquirente entra il casa, ossia col pagamento del 10 % dell’acconto, egli non diventa possessore della casa ma semplice detentore; le rate che l’acquirente va a pagare per un massimo di 36 mesi si considerano in parte come caparra confirmatoria, in parte come acconto.
Se non si procede al rogito notarile (contratto di compravendita definitivo) al venditore rimangono l’acconto iniziale e gli importi pagati come caparra, mentre l’acquirente può recuperare la quota di acconto versata mensilmente.
Il fine dell’acquisto programmato è quello di permettere al compratore di portare il saldo al di sotto dell’80% del prezzo e di renderlo dunque finanziabile.
Si pensi ad un libero professionista agli inizi della carriera, che non ha ancora un anzianità lavorativa sufficiente per accedere al credito; con l’acquisto programmato è in grado di bloccare l’immobile di suo gradimento, pagare un acconto e cominciare a versare delle rate mensili finché, tra tre anni, non dovrà saldare circa il 70% del prezzo e potrà quindi rivolgersi alla banca per ottenere un mutuo.
Differenza dell’acquisto programmato rispetto all’affitto con riscatto (rent to buy)
L’acquisto programmato evita lo spreco di denaro per il pagamento del canone mensile; inoltre, il potenziale acquirente è già sicuro di voler diventare il proprietario dell’immobile.
E tu, cosa ne pensi dell’affitto programmato?
Acquisto programmato casa – di Redazione
Diego Zara dice
In realtà c’è un piccolo errore nella descrizione dell’Acquisto Programmato, che non ne altera il senso ma è importante per quanti decidono di utilizzarlo!
L’acconto iniziale del 10% è suddiviso al 50% come acconto prezzo e al 50% come caparra confirmatoria (percentuali che stanno alla libera contrattazione fra le parti, ma la base da cui partire è questa).
Le rate mensili invece sono interamente da intendersi come caparra confirmatoria.
Ai fini pratici non cambia nulla, l’acquirente ha sempre la possibilità di recuperare le somme versate come acconto prezzo, tuttavia in questa maniera è più semplice predisporre il preliminare di compravendita (che va assolutamente trascritto e dunque redatto da un Notaio).
Purtroppo anche su un articolo uscito qualche giorno fa sul Sole 24 Ore è stata riportata la stessa imprecisione, niente di grave in ogni caso!
Ne approfitto per ringraziare la redazione per questo articolo, con l’auspicio che l’Acquisto Programmato possa aiutare privati, imprese e professionisti a smuovere un mercato immobiliare stagnante e in profonda crisi.
Ricordo anche che sul sito http://www.acquistoprogrammato.it è possibile per chiunque chiedere gratuitamente una consulenza a riguardo, che al momento viene fornita dal nostro partner WelcHome Immobiliare, ideatore della formula.
Buona giornata!
Redazione dice
Grazie della precisazione Diego. Non modifichiamo l’articolo in quanto il tuo intervento chiarisce ogni dubbio.
Antonella dice
Vorrei sapere se all’acquisto programmato può accedere anche un lavoratore precario.
In attesa di riscontro porgo distinti saluti
Pietro Scano dice
Buona Sera Antonella, sono Pietro Scano, ideatore della formula dell’Acquisto Programmato, sicuramente tale metodo di acquisto è vantaggioso per tutti, ma è doveroso informare che non sempre si può applicare in quanto un lavoratore precario (come nel caso da lei citato) è precario oggi e probabilmente lo sarà dopo tre anni ovvero quando si dovrà richiedere un mutuo che difficilmente verrà concesso, per cui è ottimale che la persona che utilizza l’Acquisto Programmato sia una persona che possa mantenere le caratteristiche che gli consentano dopo 3 anni di richiedere un finanziamento, in caso contrario si sta solo rimandando il “problema”.
Spero di essere stato esauriente e mi complimento con la redazione che ha messo in evidenza l’Acquisto Programmato come valida soluzione. Ricordo a tutti che l’Acquisto Programmato non è nè un affitto nè un finanziamento.
Buona Serata a tutti!!!
Pietro Scano
WelcHome Immobiliare
Gabriele Parravicini dice
Vorrei capire, in caso di inadempienza della parte promittente acquirente, quali siano le conseguenze. Resta il fatto che la parte promittente venditrice abbia la necessità, in tal caso, oltre che di farsi riconoscere il danno, le cui modalità sono chiaramente espresse nel contratto preliminare di vendita, di liberare l’ abitazione..
Non essendo in essere un contratto di locazione credo non possa procedere ad uno sfratto ..