Successivamente alla crisi post-euro si sono moltiplicati gli ambienti recettivi extra-alberghieri: affitta camere, agriturismi e b&d & breakfast. Proprio questi ultimi hanno avuto un grande exploit negli ultimi anni e anche a voi sarà capitato di pernottare in questa forma di alloggio informale. Aprire un b&b in casa
Aprire un b&b in casa. Bed & breakfast è una parola inglese che si potrebbe tradurre con Letto & Colazione, i due servizi principali che offrono tali strutture. Sono alloggi più economici di hotel e residence ma con più servizi di ostelli e campeggi: una via di mezzo perfetta per le vacanze, soprattutto per le famiglie che, essendo composte da un numero alto di persone, devono fare i conti anche col portafoglio.
Andando in un bed & breakfast ci troviamo nell’ abitazione del gestore dello stesso, che vi risiede e che offre le camere a disposizione alla clientela: ci concede quindi una camera arredata in cui pernottare la notte e una colazione assicurata nella cucina di casa.
Da un sondaggio del 2006 risulta che solo il 50% degli intervistati preferisce la soluzione B&B per motivi di vantaggio economico. Il restante 50% si è dichiarato favorevole al bed & breakfast perché preferisce l’ospitalità familiare all’ asetticità di un hotel. L’ambiente infatti è caldo ma cortese allo stesso tempo e offre il vantaggio di conoscere di persona la popolazione del posto che indirizza il cliente verso le tradizioni culinarie e culturali locali; quelle vere, non quelle da guida turistica. Non raramente infatti è possibile conoscere persone che preferiscono allontanarsi di qualche chilometro dall’effettivo luogo di vacanza per ritornare in un bed & breakfast in cui si erano trovate bene per il paesaggio magari, o per il cibo, o ancora per l’accoglienza. Il pernottamento in b&b permette dunque una vacanza un poco più autentica e folkloristica.
In Italia, se si ha la fortuna di avere una casa grande, magari in qualche bel paese dal quale si scorge uno scorcio della propria regione, aprire un bed & breakfast non è così difficile. È considerata un’attività familiare e, chiaramente, richiede un certo impegno.
È un’attività ottima per chi è già in pensione ma ha ancora voglia di muoversi e lavorare o per chi vuole cambiare radicalmente la propria vita, magari rimanendo dentro il focolare domestico. Inoltre, se si effettuano 90 giorni di pausa l’anno, aprire un bed & breakfast nella propria casa non richiede l’apertura di una partita IVA, vero scoglio per l’inizio di molte attività.
Per scoprire se la vostra casa rispetta i requisiti minimi per l’apertura di un b&b dovete affidarvi alla Legge del 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001. Fate attenzione poiché ogni Regione ha comunque avuto la possibilità di modificarne delle voci.
Nel prossimo articolo scopriremo quali standard rispettare.
APRIRE UN B&B IN CASA – di Michela Dumasi
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