
Se entro giugno il Governo non prenderà alcuna iniziativa, a luglio si andrà incontro all’aumento del 1% dell’Iva ordinaria, ora al 21%. Aumento Iva: nel mirino le famiglie meno abbienti e più numerose.
Aumento Iva: nel mirino le famiglie meno abbienti e più numerose. Stando alla Cgia di Mestre gli effetti negativi di questo incremento ricadranno specie sulle famiglie meno abbienti e più numerose: “L’incidenza percentuale del rialzo dell’Iva sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia peserà di più sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più alte. A parità di reddito i nuclei famigliari più numerosi subiranno gli aggravi maggiori.
In particolare, la Cgia ha ipotizzato una propensione al risparmio nulla per la prima fascia di reddito, pari al 2,05% per il reddito annuo da 20.000 euro, del 4,1% per quella da 25.000 euro e dell’8,2% per le rimanenti fasce di reddito.
Ma ora diamo uno sguardo alle simulazioni, attuate dagli esperti, sull’aggravio derivante dall’aumento Iva per tre tipologie di famiglie:
Single: “L’ incidenza percentuale del rincaro dell’Iva sullo stipendio netto annuo si fara’ sentire maggiormente per le fasce meno abbienti. Infatti e’ dello 0,29% su un reddito annuo di 15.000 euro, cala allo 0,27% su un reddito annuo di 55.000 euro. In termini assoluti l’aumento di imposta cresce man mano che aumenta il livello retributivo. L’aggravio oscilla tra i 37 e i 99 euro”.
Lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico: “La percentuale dell’aumento è inversamente proporzionale al livello di reddito. E’ dello 0,33% per un reddito annuo di 15mila euro, scende allo 0,30% per un reddito di 55mila euro. In termini assoluti l’aggravio d’imposta, man mano che cresce il reddito, sale da 51 a 113 euro”.
Lavoratore dipendente con moglie e 2 figlio a carico: “Anche in questa tipologia famigliare l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva è inversamente proporzionale al livello di reddito. Si attesta allo 0,34% su un reddito annuo di 15mila euro, diminuisce fino a toccare lo 0,31% su un reddito di 55mila euro. Man mano che cresce il reddito, in valore assoluto la maggiore Iva annua passa da 61 a 120 euro”.
E ancora, dalle simulazioni emerge un altro risultato: a parità di reddito, più aumenta il numero dei componenti di una famiglia, più si fa sentire il peso dell’ aumento dell’Iva.
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