Le autorizzazioni per i lavori di ristrutturazione. Negli ultimi anni, per l’avvio di lavori di ristrutturazione, sono cambiate le procedure e le autorizzazioni necessarie.
Le autorizzazioni per i lavori di ristrutturazione.
In pratica sono aumentate le procedure per l’inizio dei lavori, diverse a seconda del tipo di opera che si intende avviare.
Le varie abilitazioni necessarie sono: l’attività libera, la comunicazione di inizio lavori, la Scia e la Dia, il permesso di costruire, Pas e autorizzazione unica.
Vediamole una per una nel dettaglio ed in cosa si differenziano.
L’attività libera
Questo titolo abilitativo è previsto nel caso in cui si vogliano realizzare delle opere che non richiedono né di permesso di costruire né di denuncia di inizio attività, ma di una semplice comunicazione allo Sportello Unico per l’Edilizia prima che i lavori abbiano inizio. Si tratta di opere di manutenzione ordinaria come piccole riparazioni, sostituzione finiture, integrazioni impianti, ma vi rientrano anche i lavori volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, a patto che non si vada a cambiare la sagoma esterna dell’edificio mediante l’installazione di rampe ed ascensori.
Le autorizzazioni per i lavori di ristrutturazione.
La comunicazione di inizio lavori
Essa deve essere fatta al Comune nel caso si diano inizio a lavori temporanei, nel caso di lavori di pavimentazione di spazi esterni, nel caso di arredi nelle aree pertinenziali dei fabbricati, nel caso di pannelli solari termici, al di fuori però della zona A. In tali casi non è nemmeno necessaria una relazione asseverata.
Al contrario, occorre la relazione asseverata nel caso di lavori di manutenzione straordinaria che però non riguardino parti strutturali dell’immobile e non comportino un aumento di superfici o di volumi.
Le autorizzazioni per i lavori di ristrutturazione.
La Scia
La Scia è la segnalazione certificata di inizio attività che occorre presentare in caso di lavori di manutenzione straordinaria non comprese nella comunicazione di inizio lavori di cui sopra.
Si tratta comunque di lavori edilizi più importanti quali la ristrutturazione, il risanamento edilizio, il restauro. In caso di lavori di ristrutturazione occorre che essi non comportino aumenti di unità immobiliari e modifiche della sagoma, del volume, delle superfici o dei prospetti. Inoltre, rientrano nella Scia anche i lavori effettuati su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico o monumentale, purché sia allegato l’assenso. Per quanto riguarda l’inizio dei lavori, essi possono avvenire in contemporanea all’invio in Comune della pratica, senza attese varie, così come è previsto per la comunicazione di inizio lavori.
Le autorizzazioni per i lavori di ristrutturazione.
La Dia
La Dia è la denuncia di inizio attività, necessaria per tutti i lavori non rientranti nelle opere già viste in precedenza e per i lavori in cui il permesso di costruire non sia obbligatorio. Può anche essere prevista per le nuove costruzioni e gli ampliamenti ( per i quali in genere è richiesto il permesso di costruire) quando ciò sia previsto da specifici piani attuativi che prevedano particolari disposizioni costruttive, volumetriche, tipologiche. LA Dia è anche il titolo abilitativo solitamente previsto dalle norme regionali sui piani casa. AL fine di dare inizio ai lavori, dopo la presentazione della Dia, è necessario attendere 30 giorni. Durante questo lasso di tempo il Comune può chiedere che vengano integrate le documentazioni presentate, ma può richiedere anche varianti ai lavori, o negare l’assenso.
Il permesso di costruire
Esso è richiesto per lo più per i lavori che prevedano ampliamenti non attuabili mediante la Dia e per le nuove costruzioni. Il permesso di costruire, prevede che vi sia, dopo la sua presentazione, un assenso esplicito da parte del Comune. Se esso non si pronuncia in merito entro un determinato termine, scatta il silenzio assenso.
Pas e autorizzazione unica per le fonti rinnovabili
La Pas è procedura abilitativa semplificata, simile alla DIA e diretta a sostituire appunto la DIA e la SCIA in campo energetico, ad esempio per la installazione di impianti fotovoltaici e minieolici. La necessita della Pas o dell’Autorizzazione unica dipende dalla potenza dell’impianto (pas per impianti fino a 1 Mw), da dove viene installato (Pas per i centri storici) e da come è fatto (pannelli fotovoltaici aderenti o meno al tetto).
Le autorizzazioni per i lavori di ristrutturazione – di Redazione
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