Il cane che abbaia arrecando disturbo ai condomini e a vicini ? uno dei piu’ classici motivi di litigio con il vicinato. Rumori molesti in condominio: abbaiare dei cani
Rumori molesti in condominio: abbaiare dei cani. Oltre al latrare, motivi di intolleranza nei confronti dei cani, sono l’aggressività a volte da questi dimostrata e la sporcizia connessa al soddisfacimento dei loro bisogni negli spazi comuni.
Com’è ovvio, varie e numerose sono le sentenze che affrontano direttamente il problema.
In ordine al problema dei rumori molesti, connessi naturalmente all’abbaiare dei cani in condominio ma anche tra vicini di immobili non in condominio, particolarmente importante è la sentenza della Corte di Cassazione numero 7856, emessa il 26 marzo 2008.
La Suprema Corte, nella stessa, ha sancito che in condominio il concetto di rumori molesti non corrisponde a quello genericamente stabilito dall’articolo 844 del Codice Civile che definisce tali quelli che superano la “normale tollerabilità”. O meglio, tale concetto è elastico al punto tale da poterlo adattare alle circostanze del caso vista la particolarità della situazione.
Ad esempio, in condominio un cane, dall’interno dell’appartamento dei suoi padroni, aveva la tendenza ad abbaiare appena qualcuno suonasse il campanello e comunque ogni qual volta avvertisse la presenza di persone all’interno dello stabile.
Ciò sia di giorno che di notte. Citati in giudizio dai condomini, i proprietari del cane incentrarono la loro difesa sull’impossibilità di coartare la natura del cane impedendogli di abbaiare.
La Corte di Cassazione ha stabilito che la presenza del cane nel condominio era lesiva dei diritti degli altri condomini e che quindi i proprietari avrebbero comunque dovuto fare in modo da ridurre le occasioni di disturbo, soprattutto nelle ore notturne.
Il 14 febbraio del 2011, con la sentenza 715, la Cassazione ha confermato la sentenza del tribunale di Siracusa che condannò ad un ammenda di 400 Euro due coniugi rei del reato di cui all’articolo 659 del Codice penale per non aver impedito ai loro cani di abbaiare. In questo caso i cani, con il loro abbaiare, impedivano il normale riposo ai vicini di casa.
In ordine all’ulteriore problematica connessa al possesso di cani in condominio è la sporcizia, ossia l’espletamento dei bisogni negli spazi comuni del condominio. In tal caso importante decisione da tenere in considerazione è la sentenza della Corte di Cassazione del 13 maggio 2008, la numero 19206. La sentenza condannava una condomina alla pena prevista dall’articolo 674 del codice penale perchè nel giardino di sua proprietà permetteva ai propri animali di espletare i loro bisogni determinando il diffondersi di odori poco gradevoli, qualificati poi dalla Corte come molestie insopportabili.
Vincenzo Bello dice
Siamo un complesso di 148 unità abitative di cui quasi la metà è proprietario di cani per cui quasi tutto il giorno è un concerto di abbaiare per risolvere il problema con una certa celerità cosa posso fare io “povero amministratore” a cui tutti vengono a lamentarsi?
Grazie per la cortese risposta perché fare causa richiede tempi lunghissimi.
Distinti saluti.
Vincenzo Bello