La crisi non molla tanto che in questi primi mesi del 2013 persino il numero di inquilini che non paga le quote condominiali è aumentato in tutta Italia. Condomini morosi: con la Riforma l’amministratore comunica i nominativi.
Condomini morosi: con la Riforma l’amministratore comunica i nominativi. Ma dal 18 giugno 2013, con l’entrata in vigore della riforma condominiale, la musica cambierà: i debiti accumulati non saranno più “spalmati” su tutti i condomini, ma saranno richiesti direttamente ai morosi.
L’amministratore di condominio avrà infatti l’obbligo di comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellano i nominativi dei condomini morosi. Lo stabilisce il primo comma dell’art. 63 delle Disposizioni di attuazione del Codice civile “i creditori non ancora soddisfatti non possono agire nei confronti dei condomini in regola con il pagamento delle spese condominiali, se non dopo l’escussione degli altri condomini”.
Il creditore del condominio quindi potrà accedere ai dati di gestione per individuare condomini morosi. Una volta a conoscenza dei nomi, visto che possono essere tanti, il creditore potrà agire preventivamente contro i comproprietari morosi e, soltanto ove non riuscisse a soddisfarsi su di loro, potrà agire nei confronti dei condomini in regola.
Tornando all’amministratore, come stabilito dalla riforma, in caso di mora nel pagamento dei contributi protratta per un semestre, potrà sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato. Ciò anche se tale facoltà non sia prevista dal regolamento di condominio, difformemente dal previgente regime.
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