Non è semplice per un amministratore gestire un condominio: spese condominiali, facciata da rifare, muri da dipingere e così via. Gestione finanziaria del condominio. Come controllarne la correttezza
Gestione finanziaria del condominio. Come controllarne la correttezza. Per la realizzazione di tutte questi interventi è necessario che tutti i condomini contribuiscano in termini di denaro.
Per essere sempre informati su come viene usato il denaro all’interno del complesso condominiale e contestare eventuali errori che possono verificarsi basta controllare determinati documenti e tenersi sempre aggiornati.
I documenti fondamentali che vengono presentati dall’amministratore in assemblea e che riportano in maniera precisa l’attività di gestione sono il preventivo ed il rendiconto consuntivo.
Il preventivo contiene le spese previste nel corso dell’anno con l’indicazione delle rate da pagare. Nel momento in cui viene approvato diventa vincolante per tutti i condomini, anche per quelli dissenzienti.
Il rendiconto consuntivo contiene le spese sostenute e la relativa ripartizione di queste tra i vari condomini in base ai millesimi di proprietà. Inoltre, riporta l’indicazione del denaro disponibile all’inizio dell’anno e di quello messo da parte per spese specifiche.
Nel rendiconto si trova anche la ripartizione delle spese tra i condomini, nonché i debiti del condominio e i debiti ed i crediti dei condomini.
L’amministratore presenta in genere il rendiconto consuntivo della gestione finanziaria dell’anno in chiusura durante l’assemblea ordinaria. Nel contempo presenta anche il preventivo per l’anno a venire.
Se si voglia controllare la correttezza dei dati contenuti nei documenti presentati dall’amministratore è bene non aspettare l’assemblea per prenderne visione, ma attivarsi un po’ di tempo prima, chiedendo all’amministratore una copia dei documenti contabili.
Se dal controllo si ritiene ad esempio che la ripartizione delle spese non sia corretta, allora la si può contestare.
Infatti, generalmente si divide il costo delle parti comuni, dei servizi e degli interventi in base al valore delle singole proprietà, ma in alcuni casi, ad esempio quando le parti comuni servono solo ad alcuni condomini, è ovvio che le spese devono ricadere solo sui condomini che ne beneficiano e non anche sugli altri.
Se il condominio dispone di un conto corrente condominiale, non obbligatorio per legge ma facoltativo, che deve essere intestato al condominio, diventa molto semplice controllare l’estratto conto, nonché le entrate e le uscite e quindi la gestione finanziaria del condominio perché su tale conto finiscono i versamenti effettuati dai condomini e con lo stesso conto vengono pagate le bollette, il portiere ecc. Inoltre, essendo il conto intestato al condominio, ciascun condominio può accedervi e verificare la correttezza dei dati.
Nel caso in cui le spese del condominio superino durante l’anno le entrate, ad esempio perché aumenta il costo del riscaldamento, tali spese superiori devono essere approvate dai condomini e si procede ad altri versamenti al fine di coprire il debito.
Può accadere che nel condominio alcuni condomini siano morosi a causa del mancato pagamento delle spese condominiali. In tali casi l’amministratore non può ripartire i debiti tra i condomini che hanno già pagato, ma può ricorrere direttamente al giudice perché disponga la riscossione coatta.
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