La riforma del condominio prevede l’obbligo di apertura di un conto corrente condominiale. Conto corrente condominiale.Riforma condominio 2013
Conto corrente condominiale.Riforma condominio 2013. L’amministratore fino a poco tempo fa aveva l’obbligo di aprire il conto solo in caso di previsione del regolamento condominiale ovvero di specifica deliberazione assembleare.
Ora invece, la riforma del condominio obbliga di aprire un conto corrente, in cui far transitare le somme ricevute a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a qualsiasi titolo erogate per conto del condominio.
Tale novità va considerata un adempimento essenziale ai fini di una corretta gestione e la mancata apertura e utilizzazione viene considerata un inadempimento particolarmente grave in quanto da un lato può determinare la revoca dell’amministratore (da parte dell’assemblea), dall’altro costituisce un’ipotesi espressamente prevista di grave irregolarità, sanzionata con la revoca da parte dell’autorità giudiziaria su ricorso di ciascun condomino.
Inoltre, il conto corrente deve essere aperto e gestito dall’amministratore. Il conto corrente dedicato, sia bancario che postale, dovrà essere anche intestato al condominio e di facile accesso – intermediato dall’amministratore – per tutti i condomini. Il condomino può in ogni momento chiedere ed ottenere, a sue spese, l’estrazione di copie della rendicontazione contabile.
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