Per gustare un’ottima carne, oltre alla griglia, un posto d’onore sarà bene riservarlo alla piastra che può essere in ghisa , pietra lavica, pietra ollare, alluminio pesante rivestito di ceramica o di teflon. Cucinare con la piastra
Carne gustosa a prova di piastra. La differenza principale tra i due metodi di cottura è che , mentre con la griglia la cottura avviene per contatto diretto tra il cibo e la fiamma o il calore della brace, la piastra cuoce per conduzione, quindi è scongiurato il contatto con la fiamma e l’eventualità di carbonizzazioni dannose per la salute.
Le piastre, inoltre, possono essere portate a tavola, anche se quelle in pietra vengono riscaldate da un fornelletto da tavola, elettrico o ad alcool. Tuttavia, questa caratteristica consente di gustare la carne sempre ben calda e soprattutto ben cotta.
Per quanto concerne la cottura, prima di mettere bistecche, filetti, fiorentine, entrecote o altro a cuocere, ricordate di asciugare la carne dall’eventuale sangue presente in superficie. Assicuratevi anche che la piastra sia ben calda e dopo metteteci la carne senza aggiungere sale o altri condimenti. Questo semplicemente perché la bistecca si cuocerà con il suo stesso grasso.
Per evitare piccole attaccature, magari ungete un pochino la superficie della carne con dell’ olio. Il tempo di cottura dipenderà dello spessore della carne.
Cucinare con la piastra – di Elisabetta Paladini
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