L’usufrutto è il diritto reale limitato, riconosciuto all’usufruttuario, di godere ed usare della casa altrui, ma non di consumarla. Diritto usufrutto, uso e abitazione
Diritto usufrutto, uso e abitazione. L’usufruttuario può trarre dalla cosa ogni utilità che questa è in grado di dare, rispettandone non soltanto l’integrità della cosa stessa, ma anche la sua destinazione economica.
L’usufrutto è un diritto assolutamente intrasmissibile agli eredi. Se lo stesso viene ceduto a terzi, il diritto del terzo cessionario si estingue alla morte del cedente.
Oggetto dell’usufrutto possono essere beni mobili o immobili, crediti, titoli di credito, aziende, cose consumabili, ecc.
Durante l’usufrutto, l’usufruttuario deve:
-usare la diligenza del buon padre di famiglia;
-custodire il bene, amministralo e compiere le opere di ordinaria manutenzione;
-pagare al nudo proprietario gli interessi delle somme sborsate per le riparazioni straordinarie;
-pagare i pesi annuali gravanti il reddito;
-denunziare al proprietario le usurpazioni da altri commesse sul fondo e chiamarlo in giudizio nelle liti circa la proprietà.
E ancora, per converso, l’usufruttuario ha il diritto di conseguire il possesso della cosa, far suoi i frutti della cosa. Concedere ipoteca dell’usufrutto, locare il bene, ottenere una indennità per i miglioramenti apportati al bene.
L’usufrutto si estingue per morte dell’usufruttuario, non uso ventennale, confusione, totale perimento della cosa su cui il diritto è costituito (anche se in questo caso l’usufrutto si trasferisce sull’indennità dovuta); per abuso; per scadenza del termine prima della morte; per il verificarsi della condizione risolutiva; per la rinuncia dell’avente diritto.
Con l’estinzione dell’usufrutto vengono meno i diritti dell’usufruttuario e anche quelli dei suoi aventi causa.
Inoltre abbiamo il diritto d’uso e di abitazione, che sono diritti personalissimi e possono essere ceduti. Il primo è una sorta di usufrutto che attribuisce al suo titolare il potere di servirsi di un ben mobile o immobile e magari di raccoglierne i frutti, ma solo limitatamente.
Il diritto d’abitazione consiste invece nel solo diritto di abitare direttamente la casa o appartamento che ne è oggetto.
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