
Riforma condominio, il condomino potrà staccarsi dall’impianto centralizzato. Novità per il riscaldamento nella nuova riforma condominiale che entrerà in vigore dal prossimo 18 giugno 2013. Distacco riscaldamento centralizzato dopo la riforma del condominio.
Distacco riscaldamento centralizzato dopo la riforma del condominio. Stando a quanto approvato, il singolo condomino potrà staccarsi dall’impianto centralizzato.
Tale opzione sarà possibile se il suo appartamento non è sufficientemente riscaldato per problemi tecnici dell’impianto condominiale (che non vengono risolti nel corso di una stagione). Ovviamente i condomini che sceglieranno l’autonomia in materia di riscaldamento dovranno assicurarsi di non provocare squilibri di funzionamento o in qualche modo aumentare la spesa del gas degli altri condomini.
Inoltre il condomino che rinuncerà all’impianto comune non dovrà più pagare nulla per le spese ordinarie d’uso, mentre rimarrà obbligato al pagamento delle sole spese per la conservazione dell’impianto e delle spese di manutenzione straordinaria. Il motivo? Perché si considera tale impianto una delle parti comuni condominiali previste dall’art. 1117 cod. civ.; il condomino, quindi, nonostante non usufruisca del servizio prodotto dall’impianto di riscaldamento centrale, è pur sempre comproprietario dell’impianto stesso.
Tuttavia, essere autonomo dall’impianto centralizzato consentirà ai condomini di razionalizzare i propri consumi: chi sarà capace di risparmiare vedrà, senz’ombra di dubbio, diminuire la propria spesa energetica.
Distacco riscaldamento centralizzato dopo la riforma del condominio – di Elisabetta Paladini
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