Il governo ha dato via libera all’Ecobonus per il risparmio energetico, che sale al 65% rispetto al 55% previsto fino al 30 giugno. La proroga è stata fissata fino al 31 dicembre 2013. Ecobonus, sì ai climatizzatori a pompa di calore.
Ecobonus, sì ai climatizzatori a pompa di calore. Tale agevolazione è concessa per interventi “che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali”.
A tal proposito, in vista dell’estate, se si pensa di installare un condizionatore, meglio sceglierne uno a pompa di calore, cioè un climatizzatore in grado di produrre aria calda e fredda, a seconda delle necessità. Per produrre il “caldo” la macchina fa un’inversione del ciclo del “freddo”.
Ma, nonostante queste ottime caratteristiche, si potrebbe usufruire anche del bonus previsto dal Governo, nell’ambito del quale rientrano gli interventi mirati alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento: la sostituzione o l’installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore non a condensazione, con pompe di calore, con caldaie a biomasse, gli impianti geotermici e gli interventi di coibentazione non aventi le caratteristiche previste per gli altri interventi agevolati. Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 100.000 euro.
Il bonus del 55% deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo. Possono godere dello sconto le persone fisiche (titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini, inquilini, chi detiene l’immobili in comodato) , compresi gli esercenti arti e professioni, i contribuenti che conseguono reddito d’impresa, le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
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