IMU bis anche per la prima casa. A pochi giorni dall’approvazione del decreto sulle semplificazioni fiscali, è stato inserito un nuovo emendamento, l’IMU bis, uno strumento in mano ai Comuni in quanto con esso i sindaci potranno finanziare opere pubbliche quali le scuole, parchi, strade, parcheggi ecc.
IMU bis anche per la prima casa.
In realtà tale “tassa di scopo” esisteva già, era stata varata dal Governo Prodi ed ampliata dal Governo Berlusconi. Peccato che la nuova tassa si vada ad aggiungere alle altre ed al notevole aumento dell’imposizione sulla casa, senza che vi sia un contestuale taglio di altre tasse.
In pratica, con l’IMU bis viene ampliata la base imponibile di tutti gli immobili in modo da consentire ai Comuni di sovvenzionare loro opere. La nuova tassa sulla casa, IMU bis, durerà 10 anni e, come detto, finanzierà il 100% delle opere pubbliche.
IMU bis anche per la prima casa.
Ma come funziona l’IMU bis? Il suo funzionamento è lo stesso di quello dell’Imu per cui si prende come base imponibile la rendita catastale che come sappiamo è stata aumentata del 60% con il decreto salva-Italia del Governo Monti e si applica l’aliquota che non può superare il 5 per mille per tutte le case, incluse le prime case.
L’aliquota da applicare ed il tempo di imposizione sono decisi dai Comuni che con tale tassa possono finanziare tutta una serie di opere pubbliche, dal restauro alla conservazione di palazzi e immobili storici, dalla realizzazione di nuovi spazi agli arredi urbani e così via. I Comuni devono, una volta individuate le opere, emettere il regolamento disciplinante la nuova tassa sulla casa. Nel caso in cui l’opera non è iniziata nel termine di due anni dal progetto, si impone la restituzione dell’imposta.
IMU bis anche per la prima casa – di Redazione
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