Nel caso in cui un immobile sia in comproprietà oppure nel caso in cui un familiare dia in comodato gratuito la casa ad un membro della famiglia, o ancora se due coniugi risiedono in due città diverse, chi deve pagare l’Imu?
Imu comproprietà e comodato.
Imu comproprietà e comodato.
Queste sono solo tre delle tante problematiche sorte a seguito dell’introduzione della nuova tassa sulla casa.
Per cui, se ad esempio il padre concede in comodato gratuito la casa al figlio, lo stesso padre sarà tenuto a versare l’Imu come seconda casa, quindi con aliquota del 0,76%.
Imu comproprietà e comodato.
Ancora, nel caso di comproprietà della casa nella quale però risiede solo uno dei comproprietari, colui che vi abita può pagare l’Imu come prima casa, quindi con aliquota del 0,4% e diritto alla detrazione di 200 euro più quella di 50 per ogni figlio convivente fino a 26 anni.
Il comproprietario che risiede altrove deve pagare l’Imu con aliquota del 0,76%. E’ evidente come l’agevolazione, nella comproprietà, spetta a chi risiede nella casa.
Così il coniuge al quale è assegnata la casa familiare dopo la separazione, acquisisce il diritto di abitazione e quindi versa l’Imu come abitazione principale ad aliquota agevolata.
Cosa succede poi nel caso in cui due coniugi abbiano la residenza in due città diverse? In tal caso entrambi potranno usufruire dell’agevolazione prima casa, con conseguente applicazione dell’aliquota agevolata del 0,4%.
Tale possibilità è prevista al fine di venire incontro a quei coniugi che abbiano dovuto trasferirsi in due città diverse per questioni di lavoro. In ogni caso, i Comuni devono verificare l’ effettiva dimora abituale al fine di evitare che si abusi di tale agevolazione e si evitino residenze fittizie.
Imu comproprietà e comodato – di Redazione
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