Con l’introduzione della nuova imposta sulla casa, l’Imu, che va a sostituire la vecchia Ici, si stima che la tassazione sulle seconde case nel 2012 sarà meno cara per i proprietari aventi un reddito annuo più alto. Imu meno cara per i ricchi
Imu meno cara per i ricchi. E’ ciò che è emerso da calcoli condotti dalla CGIA (associazione artigiani piccole imprese) di Mestre e dalla UIL, che hanno portato ad evidenziare come l’Imu sulla seconda casa sarà più elevata per i proprietari di case con redditi intorno ai 25 mila euro, al contrario più bassa per i ricchi che di conseguenza avranno maggiori agevolazioni.
L’imu sulla seconda casa dunque sarà più elevata per i redditi medi, mentre non peserà molto sui redditi bassi e su quelli particolarmente elevati.
Ma come è possibile che la tassazione IMU sulle seconde case vada a vantaggio dei più ricchi?
Tutto deriva dal passaggio dalla vecchia Ici all’Imu attuale, la quale sostituisce dunque non solo l’Ici ma anche l’Irpef sui redditi fondiari (che a sua volta si applicava alle case sfitte). In tal modo si è abbandonata la progressività del prelievo che caratterizzava l’Irpef e quindi si è agevolata la classe dei più ricchi.
Eccettuati i redditi elevati, i proprietari di case con redditi medi intorno ai 25 mila euro annui subiranno un ulteriore stangata dovuta al fatto che i Comuni potranno, e lo stanno già facendo, aumentare l’aliquota base stabilita dallo Stato con ulteriore aggravio per i proprietari di abitazioni.
L’aumento dell’Imu non vale solo per le seconde case, ma riguarda anche gli uffici, i negozi ed i terreni agricoli. L’ovvia conseguenza sarà che tali aumenti della tassazione andranno poi inevitabilmente ad aumentare anche i costi delle merci e dei prodotti agricoli e quindi anche la spesa annua delle famiglie italiane.
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