Imu: minor prelievo sulle case vacanza. Dal quest’anno l’Imu sostituisce l’Ici sull’abitazione principale e le sue pertinenze, sulle seconde case, e sostituisce l’Irpef e le relative addizionali sugli immobili non locati.
Su queste abitazioni la normativa prevede un’aliquota ordinaria dello 0,76% che può essere modificata in aumento o in diminuzione dal Comune dello 0,3%; inoltre, il Comune può abbassare l’aliquota allo 0,4% per gli immobili concessi in affitto.
La base imponibile della prima e seconda casa è la stessa, considerando che in entrambi i casi occorre considerare una rivalutazione della rendita catastale del 5% e moltiplicare il risultato per 160 (non più 100).
Però, per l’abitazione principale la normativa prevede, oltre all’aliquota ridotta allo 0,4%, anche una detrazione base di 200 euro per ogni casa ed un ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio convivente.
Per le seconde case non sono, al contrario, previste detrazioni automatiche di alcun genere.
L’importo dell’Imu è diversa, quindi, a seconda che la casa sia lasciata a disposizione del proprietario oppure sia affittata a terzi.
Quindi, nel primo caso, ossia qualora l’immobile sia seconda casa del proprietario e sia sfitta (usata ad esempio dal proprietario solo come casa vacanza) l’aliquota Imu sarà quella massima dello 0,76%. Se si vuole fare un confronto con la vecchia Ici del 2011 si può notare che il prelievo sulle seconde case è in realtà diminuito rispetto al passato.
Infatti, l’Ici veniva calcolata sul valore catastale della casa, ottenuto moltiplicando la rendita per 100, inoltre sulla stessa casa si pagava l’Irpef con le relative addizionali. Di conseguenza il prelievo sulle case vacanza era nel 2011 maggiore rispetto ad oggi.
Nel caso, invece, di immobili affittati, l’Imu sostituisce solo la vecchia Ici e non anche l’Irpef, fermo restando la possibilità per i proprietari di immobili che siano persone fisiche di optare per la cedolare secca. Quindi, nell’ipotesi di abitazioni affittate il proprietario si trova a dover pagare l’Imu più l’Irpef sul reddito da locazione con la conseguenza che forse al proprietario di un immobile che non sia prima casa conviene in alcuni casi più mantenere la casa sfitta piuttosto che affittarla a terzi.
Scopri come calcolare l’Imu.
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