Danno diritto a richiedere la detrazione del 36% l’effettuazione di altri interventi, non di amministrazione straordinaria o di restauro. Detrazione ristrutturazioni: altri tipi di interventi ammessi alla detrazione 36% .
Detrazione ristrutturazioni: altri tipi di interventi ammessi alla detrazione 36%. Si tratta di interventi diretti:
– alla costruzione di garage o posti auto; possono richiedere la detrazione anche coloro che acquistino box o posti auto pertinenziali già realizzati, purché il venditore abbia rilasciato un’attestazione che provi le spese sostenute. Inoltre la detrazione spetta limitatamente alle spese sostenute per la realizzazione;
– al contenimento del risparmio energetico;
– alla limitazione dell’inquinamento acustico;– all’eliminazione delle barriere architettoniche sulle parti comuni degli immobili, ma anche nei singoli appartamenti;
– all’attuazione di misure antisismiche per gli edifici;
– alla realizzazione di opere interne.
Questi tipi di interventi sono in ogni modo ammessi al beneficio della detrazione, indipendentemente dalla corrispondenza alle categorie di cui all’articolo 3 del Testo Unico per l’Edilizia.
Sono detraibili anche le seguenti opere:
– installazione di ascensori e montacarichi al fine di eliminare le barriere architettoniche. E’ necessario che tali interventi abbiano le caratteristiche tecniche previste dalla legge di settore, altrimenti, ossia devono essere qualificati come interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche; in caso contrario non si ha diritto all’agevolazione, salvo l’ipotesi in cui si qualifichino come interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria;
– realizzazione di ogni strumento che, mediante l’utilizzo della robotica o altro mezzo tecnologicamente avanzato, permetta e aiuti la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Gli interventi in tal senso devono, però, avvenire sugli immobili e non devono semplicemente consistere nell’acquisto di strumenti che aiutino la mobilità ma che non siano rivolti all’immobile.
Per cui sono escluse dalla detrazione le spese per l’acquisto di telefoni a viva voce o schermi a tocco. Tali beni possono però rientrare tra quei sussidi informatici e tecnici che danno diritto alla detrazione del 19% in sede di dichiarazione dei redditi;
– adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte
di terzi. La detrazione compete in questi casi per tutte quelle spese sostenute per la realizzazione di opere sull’immobile, volte a renderlo più sicuro (porte blindate o rinforzate, tapparelle metalliche con bloccaggi, rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione, vetri antisfondamento, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati ecc.) La detrazione non compete invece per i contratti conclusi con istituti di vigilanza.
Nell’agevolazione sono, dunque, ricompresse tutte quelle opere finalizzate all’installazione di dispositivi anche non previsti dalla predetta normativa ma tuttavia volti ad aumentare la sicurezza domestica. Per cui non dà diritto all’agevolazione il semplice acquisto, anche a fini sostitutivi, di dispositivi o elettrodomestici provvisti di meccanismi di sicurezza in quanto tale ipotesi non costituisce un intervento sull’ immobile (ad esempio non compete alcuna detrazione per l’acquisto di una cucina a spegnimento automatico che rimpiazzi una tradizionale cucina a gas).
La detrazione del 36%, invece, spetta anche per la semplice riparazione di impianti insicuri realizzati sull’ immobile, come, ad esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di
una presa malfunzionante. Tra gli interventi detraibili rientrano:
– l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti;
– l’installazione del corrimano;
– il montaggio di vetri anti-infortunio;
– interventi di bonifica dell’amianto con riferimento alle unità immobiliari a carattere residenziale.
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