Modello F24 Imu: gli errori da evitare
Modello F24 Imu: gli errori da evitare. Sono chiamati a versare l’acconto IMU entro il 17 giugno 2013 i proprietari di immobili a uso produttivo (fabbricati aziendali, capannoni etc.), aree fabbricabili e seconde case. Il versamento può essere fatto con il nuovo modello F24 o con bollettino postale.
Gli errori che più frequentemente si commettono nella compilazione dei modelli F24 di versamento consistono nella sbagliata indicazione del: codice tributo, periodo di riferimento, codice fiscale.
Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, se commessi esclusivamente all’interno delle sezioni Erario e Regioni – Enti locali, questi errori possono essere corretti. I contribuenti possono presentare una richiesta di rettifica del modello presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, indicando gli elementi necessari per consentire la correzione dell’errore.
In caso di omessa presentazione del modello F24 con saldo a zero, si può correggere tale violazione, presentando il modello F24, versando una sanzione ridotta, pari a: 6 euro (1/8 di 51 euro), se il ritardo non è superiore a 5 giorni lavorativi, 19 euro (1/8 di 154 euro), se il modello è presentato entro un anno.
E ancora, l’omesso o insufficiente pagamento dei tributi può essere invece regolarizzato eseguendo il versamento dell’importo dovuto, degli interessi e della sanzione ridotta. Quest’ultima del 30% viene ridotta:
-allo 0,2% per ogni giorno di ritardo, se il pagamento del tributo è effettuato entro 14 giorni dalla scadenza;
-al 3%, (pari a 1/10 del 30%), se si effettua il versamento entro 30 giorni dalla scadenza;
-al 3,75%, (pari a 1/8 del 30%), se il pagamento è effettuato con ritardo superiore ai 30 giorni, ma entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione.
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