
Il Piano Casa avrebbe dovuto avere una durata massima di 18 mesi e ,invece, è ancora vigente quasi ovunque. Normativa Piano Casa: leggi prorogate in quasi tutte le Regioni.
Normativa Piano Casa: leggi prorogate in quasi tutte le Regioni. L’accordo tra Stato e Regioni venne siglato il 1° aprile 2009 e prevedeva da parte delle Regioni medesime di approvare entro 90 giorni norme speciali e derogative volte a disciplinare interventi di ampliamento e di sostituzione edilizia al fine di incentivare il rinnovamento del patrimonio edilizio, riqualificando gli immobili sia sotto il profilo della qualità architettonica che sotto il profilo energetico.
Inoltre alle Regioni veniva lasciata la facoltà di prevedere altre forme di incentivazioni: l’accordo prevedeva comunque uno standard minimo per l’incremento straordinario della volumetria esistente, + 20% per gli ampliamenti di edifici residenziali uni-bifamiliari e + 35% per la demolizione e la ricostruzione degli edifici residenziali.
Il tutto non doveva riguardare edifici abusivi, centri storici o aree con vincolo di in edificabilità. Inoltre, le disposizioni straordinarie fissate dalle Regioni non avrebbero dovuto superare un’efficacia superiore dei 18 mesi. L’accordo, infine, conferiva alle Regioni piena autonomia per l’adozione di misure di sostegno.
Ma il Piano Casa ancora tiene duro. Solo l’Emilia Romagna ha esaurito la sua operatività il 31 dicembre 2010 non rinnovandola. In Sardegna, invece, il piano è stato reiterato per la terza volta, proprio per il successo ottenuto.
Ora, il nuovo orizzonte temporale per sfruttare gli ampliamenti in deroga, in molti casi, è il 31 dicembre 2013 (Piemonte, Puglia, Basilicata, Toscana, Liguria, Marche, Veneto, Lombardia); l’11 gennaio 2014 per la Campania, il 16 febbraio 2014 per il Molise. In Sardegna, invece, il piano terminerà il 29 novembre 2014. In Calabria, Abruzzo, Friuli, Umbria e Sicilia la scadenza è tra l’estate e l’autunno 2014, nel Lazio il 31 gennaio 2015.
Tra le novità introdotte, oltre all’allungamento delle scadenze, alcune Regioni hanno ritoccato anche alcuni aspetti di applicazione del Piano. Ad esempio la Basilicata ha deciso di estendere l’ampliamento degli edifici residenziali fino al 2’% anche agli immobili condonati e con titolo abilitativo in corso di validità. Nella misura sono stati inclusi anche i condomini, a patto che venga eseguito l’ampliamento sulla base di un progetto unitario.
Del resto tutte le Regioni hanno aperto agli incrementi di volumetria per fabbricati diversi da quelli abitativi e con percentuali basse, in genere al 10%. In Sardegna si arriva anche al 30% se si parla di edifici turistici.
E ancora, la parola “abbattimento dei consumi” è parte integrante dei piani casa, Ovunque viene richiesto di più a chi demolisce e ricostruisce, piuttosto a chi interviene per ingrandire l’esistente. Comunque anche in questo caso tendono ad esserci differenze, Regione in Regione, asseconda di ciò che viene richiesto.
Normativa Piano Casa: leggi prorogate in quasi tutte le Regioni – di Elisabetta Paladini
Demolizione e ricostruzione di un garage che varierebbe di pochissimo e in modo decoroso il prospetto del palazzo. Ci serve il consenso di tutto il condominio? Se solo uno non dovesse darlo non potrò fare nulla? O possiamo considerare il conteggio dei millesimali, ottenendo una maggioranza?