Il riscaldamento ad induzione utilizza una tecnica che diffonde il calore in maniera controllata e rapida; essa consiste nello sfruttare la corrente elettrica indotta nel materiale per generare calore sfruttando i principi dell’elettro-magnetismo. Il piano cottura ad induzione.
Per quest’ultimo motivo la piastra dei piani cottura ad induzione non scotta, evitando spiacevoli bruciature, se non nella precisa parte del piano cottura che è stata a contatto con la pentola; inoltre si evitano incrostazione, poiché l’eventuale cibo fuoriuscito dalla pentola non brucia a contatto col piano cottura.
I piani cottura ad induzione si presentano come dei piani totalmente lisci, senza fornelli, griglie o altro materiale in più. Il materiale utilizzato è di norma la vetroceramica, un materiale infrangibile, resistente agli sbalzi di temperatura e alle alte temperature. Non subisce danni fino oltre i 700°.
L’elettro-magnetismo fa sì che siano gli stessi atomi ferrosi della pentola, muovendosi vorticosamente, a generare calore. Ciò rende la cottura estremamente più veloce rispetto a un piano che utilizza come “intermediario” il fuoco, diminuendo drasticamente la dispersione energetica e, conseguentemente, lo spreco economico.
Nonostante si dica spesso che la cucina elettrica “non conviene”, la realtà dei fatti è diversa: in una cucina con piano cottura ad induzione ben il 90% dell’elettricità viene trasformata in calore, mentre nelle corrispettive cugine a gas simili percentuali sono impensabili: le dispersioni si aggirano intorno al 50-60%!
Possiamo capire ciò da questo piccolo ma importante particolare: quando usiamo una cucina a gas l’ambiente intorno a noi si surriscalda, cosa che può essere piacevole in inverno ma non certo nelle torridi estati. Questo è un chiaro sintomo dell’entità della dispersione di calore.
Le cucine a induzione invece non scaldano l’ambiente, poiché la dispersione è solo del 10%. L’unico discorso a tal proposito che si può fare è questo: il nostro paese non dispone ancora, a differenza di altri paesi europei, di tariffe energetiche convenienti. La bolletta della luce è cara, e questo è il vero scoglio alla diffusione dei piani cottura ad induzione.
E questo è un peccato, poiché i piani a induzione sono davvero ecologici: poniamo di avere un fotovoltaico ben funzionante. L’elettricità ci arriva direttamente dalla luce del sole; questa ci permette non soltanto di far funzionare tutta la casa, ma anche di cucinare con il nostro piano cottura ad induzione. Quest’ultimo spreca pochissima energia: ci mette solo 5 minuti a portare ad ebollizione 2 litri di acqua (una cucina a gas minimo 8); non disperde calore; si “spegne” automaticamente una volta alzata la pentola, poiché si interrompe il campo magnetico; consente di controllare con precisione la temperatura, soprattutto se ad essa è abbinata una centralina digitale con display a LCD.
Se si dovessero elencare degli svantaggi sarebbero sicuramente questi: durante un blackout la cucina sarebbe totalmente inutilizzabile e la Ricerca non ha ancora chiarito quanto eventualmente i campi elettromagnetici formati dal piano cottura possano essere nocivi.
Piano cottura dice
Avendo fatto costruire la cucina in muratura per il piano cottura mi sono rivolta a edilnet.it sono stati molto bravi e mi hanno completato il lavoro.