Imu, cos’è e come si trova la rendita catastale
Rendita catastale: cos’è e come si trova. La scadenza fissata per il pagamento dell’Imu da parte di tutti i contribuenti proprietari di “seconde case” è il prossimo 17 giugno.
Nei passaggi per il calcolo dell’imposta per prima cosa si deve necessariamente individuare la rendita catastale, rivalutarla del 5%, moltiplicarla per il coefficiente 160 in modo da ottenere il valore catastale.
Ma ora cerchiamo di capire cosa è la rendita catastale: essa viene definita sulla base di due elementi: dimensione dell’immobile e la tariffa di estimo. Per conoscere quella relativa a un immobile è necessario essere in possesso dei dati catastali: comune, sezione, foglio, mappale (particella), sub (subalterni, che possono anche essere vari per ogni immobile) che a loro volta possono essere ricavati dall’atto di compravendita dell’immobile (rogito) o chiedendo una visura catastale gratuita per indirizzo o per nominativo presso il catasto o la più vicina agenzia del territorio
Ottenuti i dati, per ottenere la rendita catastale, gli esperti consigliano:
1) collegarsi al link agenzia del territorio visura dati catastali
2) inserire il codice fiscale
3) inserire il codice di sicurezza
4) cliccare sul pulsante accedi
5) scegliere la provincia dove è situato l’immobile
6) scegliere il comune
7) digitare il numero del foglio, della particella (mappale) e del sub (subalterno)
8) cliccare sul pulsante ricerca
Tuttavia all’interno del calcolo dell’imposta relativa alla seconda casa, dopo aver effettuato tutto il procedimento relativo alla rendita catastale, sarà necessario “verificare l’aliquota, diversa comune per comune, e le detrazioni applicabili. Quella forfettaria di 200 euro e quella di 50 euro per ogni figlio convivente minore di 26 anni, fino a un massimo di 8 figli. Il versamento può essere fatto con il modello F24 o con bollettino postale”.
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