RES: nuovo tributo anche per inquilini dal 2013. La bozza di decreto legislativo di modifica dell’Imu prevede maggiori tasse per gli inquilini che fino ad ora erano esclusi dal pagamento di molti tributi comunali, a carico invece del proprietario dell’immobile.
La bozza succitata introduce un nuovo tributo, la Res, che si applicherà a tutti i contribuenti del Comune di residenza. Ma cos’è la Res? La Res è un tributo diviso in due parti: uno riguarda il pagamento del servizio rifiuti e l’altro del servizi indivisibili. Nello specifico, la Res assorbe la Tarsu, che già prima era a carico di chi occupava la casa e quindi in caso di affitto anche a carico dell’inquilino, nonché prevede il pagamento di una serie di servizi indivisibili quali le spese per manutenzione strade, illuminazione, vigilanza urbana ecc.
Il nuovo tributo, che partirà dal 2013, è dovuto solo da coloro ce occupano l’immobile, quindi anche inquilini, sempre che siano persone fisiche, maggiorenni, e che abbiano la residenza nel Comune. Inoltre, qualora gli occupanti l’immobile siano più di uno, ognuno è obbligato in solido al pagamento della Res.
La bozza di decreto legislativo ha, poi, previsto che gli inquilini ed i proprietari con basso reddito, ossia aventi un reddito lordo annuo non superiore a 15mila euro, non debbano pagare la Res. Coloro che abbiano un reddito compreso tra i 15.001 fino ai 28mila euro, pagano il tributo solo per metà.
Di conseguenza, se all’interno del nucleo familiare vi è un componente avente un reddito compreso nelle fasce appena viste, è preferibile intestare a lui il contratto di affitto.
Infine, vi è da dire che comunque per i proprietari locatori, la parte della res che riguarda i servizi indivisibili non è quasi mai dovuta per intero dal momento che coloro che pagano già l’Imu/Ici (ossia tutti, tranne i proprietari di abitazioni principali) devono pagare la res solo per metà.
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