Tassa Irpef sulla casa. Quando acquistiamo casa occorre pagare, per il possesso della stessa, due tipi di imposte: l’Irpef e l’Imu
Oggi parliamo della prima, l’Irpef. Essa si applica diversamente a seconda che la casa sia usata dai proprietari o venga data in affitto.
Se la casa è utilizzata dai proprietari e costituisce l’abitazione principale allora l’Irpef non è dovuta. Se invece la casa è usata come seconda casa o è sfitta, la base imponibile è rappresentata dalla rendita catastale rivalutata del 5% e aumentata di un terzo. Se poi la casa è concessa in uso gratuito ad un familiare che vi ha trasferito la residenza e non si tratta dell’unica casa posseduta, la tassazione avviene sulla base della rendita catastale rivalutata del 5%.
Negli ultimi 2 casi visti, ossia in caso di casa usata come seconda casa e in caso di concessione in uso gratuito al familiare, le regole appena viste venivano applicate fino al 2011. Di conseguenza tali regole si applicheranno ancora nella prossima dichiarazione dei redditi (Unico 2012, 730 2012). A partire, invece, dal 2012 le case sfitte o concesse in uso gratuito saranno assoggettate solo all’Imu.
Se, infine, la casa è affittata, l’imponibile Irpef è rappresentato dal 85% del canone annuale a meno che non si tratti di contratto a canone convenzionale (fissato tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini) stipulato in comuni ad alta densità abitativa. In quest’ultimo caso, oltre alla deduzione forfettaria del 15% prevista per tutti, spetta un ulteriore abbattimento del 30% e quindi ad una riduzione complessiva del reddito imponibile del 40,5%. Questo confluisce nel reddito complessivo del proprietario e viene sottoposto ad Irpef ordinaria (con aliquota differenziata in base a scaglioni di reddito: aliquota del 23% per redditi fino a 15mila euro; aliquota del 43% per redditi superiori a 75mila euro).
In alternativa alla tassazione appena vista, a partire dal 2011 chi ha affittato una casa può scegliere di passare al regime della cedolare secca. Esso consiste nell’applicare sul canone annuo (senza dunque usufruire di deduzioni) un’imposta sostitutiva del 21% o del 19% in caso di contratto a canone convenzionale e nei comuni con alta densità abitativa.
Tassa Irpef sulla casa – di Redazione
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