Ai sensi del codice civile l’usufrutto è “il diritto di godere e usare della cosa altrui, mobile o immobile, traendone i frutti e tutte le utilità che essa può dare, senza mutarne la destinazione economica”. Usufrutto casa: come si costituisce.
Usufrutto casa: come si costituisce. Ai sensi del codice civile l’usufrutto è “il diritto di godere e usare della cosa altrui, mobile o immobile, traendone i frutti e tutte le utilità che essa può dare, senza mutarne la destinazione economica”. Usufrutto casa: come si costituisce.Per cui lo scopo di tale istituto è quello di attribuire temporaneamente al altri i frutti e le utilità che una data cosa può produrre.
Esso si può costituire:
– per testamento;
– per contratto;
– per usucapione;
– per volontà della legge, il c.d. usufrutto legale ( un esempio è l’usufrutto attribuito ai genitori sui beni dei figli minori).
Il nudo proprietario è il proprietario della cosa che si vede privato dell’utilizzo della stessa per tutta la durata dell’usufrutto; solo al termine del rapporto ne riacquisterà la piena proprietà.
Proprio perché l’usufrutto ha la funzione di provvedere alle esigenze di vita dell’usufruttuario ne deriva che esso non può eccedere la vita dell’usufruttuario, ossia alla morte dell’usufruttuario determina il venir meno di tale istituto. Se, invece, l’usufrutto è costituito a favore di una persona giuridica, ad esempio una società, allora non può eccedere i trent’anni.
Si parla di quasi-usufrutto quando esso ha ad oggetto cose consumabili: in questo caso l’usufruttuario ha il diritto di servirsene con l’obbligo però di pagarne il valore al termine dell’usufrutto o di restituirne altre di eguale quantità e qualità.
Usufrutto casa: diritti e doveri dell’usufruttuario
L’usufruttuario, avendo il possesso della cosa, ha il diritto di farne propri i frutti, di cedere il proprio diritto per un certo tempo o per tutta la durata del rapporto (sempre ché ciò non sia vietato dal titolo costitutivo) avendo cura di notificare la cessione al nudo proprietario.
L’usufruttuario ha diritto ,alla cessazione del rapporto, ad un’indennità per i miglioramenti apportati alla cosa.
Nell’esercitare il proprio diritto l’usufruttuario deve usare la diligenza del buon padre di famiglia provvedendo alle spese e agli oneri relativi alla custodia, all’amministrazione e alla manutenzione ordinaria del bene, provvedendo a redigere l’inventario dei beni e a pagare i canoni, le imposte di cui il bene è gravato.
Il nudo proprietario, dal canto suo, deve farsi carico delle spese per le riparazioni straordinarie.
E’ vietato all’usufruttuario mutare la destinazione economica della cosa, consumarla o distruggerla, dovendo egli, al contrario, essere tenuto alla conservazione e alla manutenzione della cosa.
L’usufruttuario ha inoltre diritto ad esercitare una serie di azioni al fine di tutelare il proprio diritto:
– l’azione di nunciazione, qualora ritenga che alla cosa possa derivare un danno imminente da opere altrui o da cose inanimate;
– l’azione possessoria;
– l’azione di rivendica;
– l’azione di accertamento;
– l’azione negatoria.
Usufrutto casa: modi di estinzione
L’usufrutto si estingue per i seguenti motivi:
1. per non uso ventennale della cosa;
2. per perimento della cosa;
3. morte dell’usufruttuario;
4. quando l’usufrutto e la nuda proprietà si riuniscono nella stessa persona (consolidazione);
5. per rinuncia dell’usufruttuario;
6. per scadenza del termine convenuto;
7. per abusi dell’usufruttuario che lasci perire la cosa.
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